Si tratta di un gioco che a Concordia Sagittaria si pratica da diversi decenni e che non trova riscontri nei paesi vicini.
E’ indispensabile saper giocare a calcio, ma il campo di gioco è quello di pallacanestro (in cemento).
Lo scopo del gioco è colpire il palo che sostiene il canestro.
Il palo è protetto da un difensore il quale deve tenersi a una certa distanza (1 m. circa ed evidenziata da un’area specifica) e non può parare il pallone con le mani.
Le due squadre sono formate da 4 giocatori ciascuna. Le rimesse laterali si possono battere anche con i piedi.
Ogni 3 corner si tira un calcio di rigore.
Le sostituzioni sono infinite e si giocano due tempi da 10 minuti ciascuno.
Le ridotte dimensioni del campo e le particolari regole garantiscono estrema dinamicità e spettacolarità al gioco.
Una caratteristica del torneo è il fatto che l’inusualità di questo gioco spesso elimina la differenza tecnica tra amatori e professionisti.
Da volantino Torneo di Palo 1997
Curiosità: il meni racconta…D: Meni, Come e quando è nata l’idea del Torneo di Palo?R: Era il lontano maggio del 1993 quando un gruppo di amici che frequentavano l’oratorio da sempre si ritrovò una sera davanti all’edificio chiuso e buio in quanto non c’erano attività.
In quegli anni non esisteva il GrEst e quindi l’unica attività estiva rimaneva la settembrina Festa dei Ragazzi.
Ci si stava chiedendo cosa inventare per ravvivare la vita di quel luogo a noi tanto caro, quando Andrea Cinto se ne uscì con la storica frase: “Perchè che no fen un torneo de pal??” e tra l’entusiasmo generale la decisione era stata già presa…
Il ricavato della prima edizione a 16 squadre fu talmente esiguo (cinquantamila lire) che non bastò nemmeno a coprire una pizza e una bibita per l’organizzazione. Così l’anno successivo si decise di passare a 24 squadre perchè: “Fioi, o domanden pì schei, o fen pì squadre…”.
D:Cos’è il Palo per Concordia?R: Chi oggi ha 60 anni si ricorda di quando da bambino giocava al palo all’Oratorio. Il torneo ebbe subito successo perchè il palo è lo SPORT NAZIONALE CONCORDIESE e in pochissimi anni si toccarono le 40 squadre iscritte!
D:Quali i ricordi più belli?R: Senza dubbio l’emozione fu grande quando nel 1998 il torneo trovò spazio fra le pagine della Gazzetta dello Sport come variante originale del gioco del calcio; poi impossibile dimenticare il concerto dei Nomadi per celebrare il decimo anniversario dell’associazione, e ricordo anche il manifesto del Torneo con la dedica di Ligabue “Agli amici del Torneo di Palo”, un’altra piccola soddisfazione.